Buon Natale con Handel

Auguri per un felice Natale

In compagnia del capolavoro natalizio per eccellenza, il celeberrimo oratorio "The Messiah" di Georg Friedrich Handel

Il Messiah è sicuramente il più noto e popolare successo handeliano nell'ambito dell'oratorio. Non si tratta di un'opera, ma di un dramma a carattere sacro (in questo caso una serie di profezie bibliche e meditazioni sulla venuta del Salvatore) in lingua inglese, privo di scene e costumi rappresentato perciò, come si suol dire, "in forma di concerto".

Percependo un calo di favore del pubblico inglese nei riguardi dell'opera italiana, Handel si avvicina a forme teatrali tipiche della tradizione britannica come il masque, integrandole con elementi tipici dell'opera italiana. Il primo frutto, nel 1732, è Esther, un'opera con soggetto sacro e cantata in inglese; il grande successo di questo lavoro spinge gli impresari londinesi a incoraggiare Handel verso nuove opere in lingua inglese, ma trovano la ferma opposizione del vescovo di Londra, il quale vieta che degli attori possano apparire in scena interpretando personaggi biblici. Il Sassone non si lascia certo fermare da questo divieto, e decide che le sue successive "opere" sacre avranno la forma di oratorio.

La prima esecuzione del Messiah avverrà a Dublino il 13 aprile 1742 davanti a un pubblico esultante, e a Londra commosse a tal punto il sovrano Giorgio II che questi, si dice, si alzò in piedi durante l'esecuzione dell'Alleluja

Con Handel l'oratorio inglese raggiunge sicuramente le sue vette più elevate, con una musica dalla forte carica drammatica, meravigliose arie all'italiana e cori monumentali, sintesi di tutta l'esperienza musicale - tedesca, italiana e inglese - del "caro Sassone" che già in vita è considerato il più grande compositore inglese dopo Henry Purcell.