Antonio Salieri è stato uno dei più significativi operisti della fine del XVIII secolo. Le sue opere furono rappresentate in tutta Europa, da Napoli a Copenaghen, da Lisbona a Mosca. Fu allievo a Vienna del dimenticato Gassmann e di Gluck, direttore dell'Opera di Corte e Hofkapellmeister, fondò il Conservatorio e contribuì alla formazione della Gesellschaft der Musikfreunde. Per decenni fu la personalità musicale più influente della capitale asburgica e un richiestissimo insegnante, che ebbe come allievi Beethoven, Hummel, Schubert, il giovane Liszt e perfino Franz Xaver Mozart, il secondo figlio di Wolfgang Amadè.
L'appoggio di Gluck gli procurò importanti occasioni, quali la commissione di Europa riconosciuta, l'opera inaugurale del nuovo teatro milanese di Santa Maria alla Scala, e il suo trionfale debutto parigino con Les Danaides, il capolavoro tragico di Salieri. L'ingarbugliata storia di quest'opera è l'oggetto dell'articolo.