mercoledì 15 febbraio 2012

La primadonna: Nancy Storace


La vita di Ann Selina (detta Nancy) Storace è allo stesso tempo affascinante e misteriosa: fu tra le più apprezzate cantanti della sua epoca, lodata per le sue capacità attoriali, ma oggi ci è difficile darne un ritratto  come semplice donna, lontana dai palcoscenici, e molte domande rimangono senza risposta nella sua biografia.

Nacque in una famiglia dedita alla musica: il padre Stefano fu contrabbassista e insegnante di musica e, dopo il matrimonio, collaborò con il suocero che gestiva il Marylebone Theater di Londra. Fu lo stesso Stefano Storace a impartire ai figli Stephen e Nancy i primi rudimenti musicali; il primogenito venne poi mandato a proseguire i suoi studi a Napoli, nel conservatorio di Sant'Onofrio, mentre Nancy studiò canto sotto la guida di Venanzio Rauzzini, celebre castrato e compositore (per il quale Mozart, che lo conobbe a Milano, compose il celeberrimo mottetto Exsultate, jubilate e il ruolo di Cecilio nel Lucio Silla) che all'epoca risiedeva a Bath. Fu probabilmente nella sua opera L'ali d'amore che la piccola Nancy, di nove anni, esordì sulle scene come Cupido, e nel 1777 riscosse grandi successi partecipando ai concerti da camera organizzati da Rauzzini a Bath. 
Nel 1778 venne mandata a Venezia per completare la sua preparazione vocale con il compositore Sacchini, ma nulla sappiamo su chi l'accompagnò. Rimase alcuni anni in Italia, studiando e facendo le prime esperienze teatrali, per poi trasferirsi a Vienna. Nella capitale imperiale diventò la primadonna dell'opera comica ammirata per la sua allegria, per il fascino e la purezza della sua voce, e vi ritrovò il fratello Stephen, violinista e compositore di opere al servizio della Corte, amico e per un po' anche allievo di Mozart. La conoscenza del giovane salisburghese (al quale sembra sia stata presentata da Da Ponte) le procurò fama eterna, poiché fu lei la prima Susanna delle Nozze di Figaro, ruolo modellato sulle sue capacità vocali, e lo stesso anno Mozart compose la scena e rondò con pianoforte "Ch'io mi scordi di te". Strinse amicizia anche con Haydn che "alla voce della mia cara Storace" dedicò una cantata.


Nel 1784 Nancy sposò a Vienna il violinista inglese John Fischer - più vecchio di vent'anni - ma il matrimonio naufragò sia per i maltrattamenti che la cantante subì dal violento marito, sia per le "attenzioni" che a lei riservava l'imperatore Giuseppe II, che infine espulse il violinista dall'Impero. Vi fu però un accadimento che fece scandalo nella Vienna bigotta e puritana dell'epoca: durante la prima rappresentazione de Gli sposi malcontenti di Stephen Storace, Nancy (protagonista) svenì a metà della rappresentazione a causa di un'avanzata gravidanza. Poche settimane dopo nacque una bambina, morta però poco tempo dopo, a quanto sembra senza grandi preoccupazioni della madre.
Nel 1787 i due fratelli tornarono a Londra, ma i motivi che convinsero Nancy Storace a lasciare Vienna all'apice del suo successo non sono noti. Nella capitale inglese intrecciò una relazione con il tenore di origine ebraica John Braham, altro allievo di Rauzzini, che non sposò mai ma dal quale ebbe un figlio. Durante la loro liaison i due intrapresero anche una lunga tournée in Europa, anche grazie al sostegno di Giuseppina Beauharnais e delle sue amicizie italiane. Anche questa relazione non fu idilliaca; la vita di coppia andò avanti burrascosamente: Nancy decise di ritirarsi dalle scene nel 1808, mentre il compagno continuò a riscuotere successi nei teatri (e nei letti) di Milano, Venezia e Firenze. La Storace, sempre più sola (il fratello era morto, appena trentaquattrenne, nel  1796), cadde in depressione ed ingrassò enormemente; i due si lasciarono nel 1816, quando Braham sposò una giovane aristocratica inglese che gli fece fare il salto di qualità nella società, mentre la Storace morì - si disse di crepacuore - l'anno successivo. 

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