giovedì 8 dicembre 2011

Requiem per un teatro defunto


Non rientra propriamente tra gli scopi di questo blog dare recensioni o osservazioni sulle rappresentazioni teatrali al giorno d'oggi. Tuttavia non è possibile tacere del disastro che ieri sera è stato trasmesso in diretta televisiva e radiofonica dal Teatro alla Scala. Una porcheria indegna della più remota provincia tedesca, miglia lontane da ciò che ci si aspetta da un teatro che pretende reputazione mondiale, un'offesa al buon senso, all'arte, all'autore dell'opera e al prestigio di un'istituzione che, ormai l'abbiamo capito, è solo vuota celebrazione dell'apparenza, dell'evento, dove il rispetto per la musica non trova spazio.


Il Don Giovanni di S.Ambrogio è stata la peggiore rappresentazione teatrale mai vista in vita mia. Regia insulsa (il signor Carsen o non ha letto il libretto o non l'ha capito), scenografia inesistente, cantanti al limite del dilettantismo da coro della parrocchia (si salva - ma non brilla - lo svedese Mattei nel title role), una direzione chiassosa e pesante, schizofrenica nella scelta dei tempi, a tratti wagneriana, incapace di tenere insieme buca e palcoscenico poiché nei pezzi d'insieme ognuno va per la sua strada con tanti saluti alla complessa e sublime scrittura mozartiana.
Questo è davvero il massimo che la Scala artisticamente e musicalmente può offrire nella più importante serata della stagione? Se è così, meglio chiudere i battenti e risparmiare denaro - anche pubblico - sprecato.



12 commenti:

  1. Non essendo un esperto di interpretazione non intendo pronunciarmi sul Don Giovanni dell'altr'ieri (benché quel poco che ho ascoltato non mi sia dispiaciuto, devo dire, anche se ho colto meglio le perle nere grazie alla Barcaccia che ha fatto riascoltare alcuni pezzi al microscopio).


    Kraus

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  2. mamma mia... la furia di megacle...
    conoscevo l'articolo già dal titolo.
    ma dimmi... peggio dell'idomeneo??

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  3. @V'91: siamo proprio su due pianeti diversi e, credimi, dispiace molto dover constatare questa situazione. Vorrei solo dire che se non si hanno i cantanti all'altezza del ruolo, meglio evitare certi titoli, e che nessuno mi venga a dire "è il meglio in circolazione" perché non è assolutamente vero.

    @Kraus: il fatto che anche la Barcaccia abbia esposto una critica molto severa - molte volte ha difeso situazioni molto dubbie - la dice lunga. Abbiamo sentito probabilmente il peggior Don Ottavio della storia (un Filianoti vocalmente finito, agonizzante, sfiatato e perennemente calante), una celebratissima Netrebko dalla pronuncia incomprensibile (poi si critica la Sutherland...) e con molti problemi nel registro acuto della voce, un Leoprello volgare e sguaiato che urla dall'inizio ala fine, la Frittoli (Donna Elvira) è stata salvata dalla Barcaccia ma non mi sento di poter dire lo stesso, la coppia Zerlina-Masetto devono averla presa per strada.
    A tutto ciò si è unito Baremboim con una direzione senza un disegno coerente, una lampante incapacità di concertare e di tenere assieme la compagine (il caos totale nel finale I e nel sestetto). Questo NON E' il livello che ci si aspetta dal primo (?) teatro d'Italia

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  4. @megacle: "primo (?) teatro d'italia"
    condivido. non c'è nient'altro da dire.

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  5. Per Filianoti mi sono accorto che effettivamente c'è poco da stare allegri, per gli altri meno... Per curiosità: qual è l'edizione del Don Giovanni nei teatri italiani che si può definire di riferimento?

    Per il CD so che tra le edizioni migliori si annoverano quella di Giulini e la prima di Karajan (ce ne sono anche altre ottime, però le prime che mi venivano in mente erano quelle due), ma mi mancano giudizi per quanto riguarda le versioni "dal vivo"...

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  6. beh sicuramente l'edizione scaligera del 1987 (con la regia splendida di Strehler) diretta da Muti con Allen, Gruberova, Araiza e Murray (anche se non perfetta Elvira), ma anche l'edizione del 1966 (dir.Maazel, Con Sutherland e Freni, Ghiaurov, Alva e Lorengar).
    Di von Karajan intendi quella del 1951?

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  7. No, mi riferivo a quella del '60 con Wachter, la Schwartzkopf, Berry, Valletti, la Sciutti e la Price. Non pensavo ne avesse incise altre prima.

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  8. L'edizione di Muti-Strehler è uscita oggi con l'Espresso in dvd, ho appena iniziato ad ascoltarla :D Comunque sei cattivooooooooooo

    Gersh

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  9. Caro Simone, non si tratta di cattiveria ma di realismo. Certo, di fronte al buonismo trionfante sui quotidiani e in televisione, il mio giudizio sembrerà tremendo e ingiusto, ma tant'è ;) Goditi il dvd :)

    Kraus non avevo capito che intendessi esclusivamente spettacoli registrati, sinceramente non so se esistono registrazioni complete del DG del '51. Quella del '60 la conosco, anche se la Schwartzkopf non mi convince molto

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  10. Dai, non sarà stata un'esecuzione all'altezza delle migliori e della situazione, però io ho ascoltato il finale e non mi è dispiaciuto così tanto. Si rifaranno coi prossimi spettacoli

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  11. Da com'è l'hai descritto, sembra che si parli del MALE, ahahah!
    Cercherò anch'io questo dvd.

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